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space synphony
maetel dvd 02
Larela
Nonostante l’aspetto e gli atteggiamenti capricciosi di una bambina, Larela è una donna adulta, vecchia di milioni di anni. Dai lunghi capelli azzurri, occhi enormi e comunicativi, è dotata di poteri psichici. La sua testa è circondata da un cerchio detto "anello della conoscenza", utilizza una sorta di poltrona antigravitazionale e semovente. Nel 1999, quando era ancora regina, in occasione dell’avvicinamento alla Terra, a causa della forza gravitazionale dimensionale del sole oscuro Ra, Lametahl ha cominciato a essere trascinato verso i più lontani recessi delle tenebre eterne, in direzione di Andromeda. Per salvare i suoi abitanti, Larela ha cercato di farli migrare sul pianeta Terra, ma il piano è fallito. Da quel momento in poi, per centinaia di anni, Larela ha utilizzato i propri poteri per cercare di evitare il congelamento di Lametahl, creando un sole artificiale, ma è solo riuscita a rallentarne la fine. Avendo abusato dei propri poteri, stance e invecchiata, ha ceduto il ruolo di reginaa Promethium. Quest’ultima l’ha confinata nella stanza del paradiso, nei sotterranie di Lametahl. Nonostante tutto Larela ha continuato ad opporsi al processo di meccanizzazione e ha tramato in segreto con Leopard preparando il riscatto degli esseri umani.
Energia e pirati
Ai tempi degli antichi pirati le forme di energia erano piuttosto limitate e rudimentali. Il calore si otteneva tramite combustione, mentre il movimento era generato più che altro da forza muscolare, grazie ad animali che trainavano carri di ogni tipo. In mare i velieri potevano fortunatamente contare sul vento, che imbrigliato nelle vele li sospingeva sull’acqua. In mancanza dell’aiuto di Eolo, dovevamo sopperire i muscoli umani, grazie a lunghi remi. Sulle navi pirata, in caso di necessità, era la stessa ciurma a effettuare il faticoso lavoro, mentre su altri vascelli potevano essere presenti degli schiavi o persone condannate a scontare una qualche pena. Il termine galera, attualmente usato come sinonimo di prigione, deriva infatti da un particolare tipo di imbarcazione, la galea, su cui i galeotti erano costretti a remare poiché condannati a causa di gravi reati. È solo nell’Ottocento che cominciano a prendere piede le navi a vapore, ove il movimento è consentito da motori a vapore, apparecchiature atte a produrre energia meccanica utilizzando il vapore acqueo, ovvero trasformando tramite il vapore l’energia termica in energia meccanica. Anche su quei battelli, tuttavia, non era certo invidiabile la condizione degli uomini che dovevano spalare il carbone nelle caldaie.
Energia del futuro
Nel mondo del futuro di Capitan Harlock le fonti di energia sono le più disparate, e talvolta le più fantasiose, ma consentono ad astronavi e a interi mondi di funzionare. L’Arcadia della serie classica di Harlock, per esempio, si muove grazie a due motori a spinta gravitazionale alimentati a minerali di gravium. In Space Symphony Maetel, invece, le astronavi funzionano con motori a onde moventi di fluido spazio-
Space Symphony Maetel ep 5-
"Io sono Maetel, il mio viaggio è eterno", recita la voce fuori campo della protagonista in apertura di ogni episodio. Ma ora Maetel ha effettuato una lunga sosta sul suo pianeta d’origine Lametahl, di cui dovrebbe diventare la nuova regina. Molti segreti e svariati drammi umani turbano però il suo ritorno.
Nel quinto episodio, dal titolo "Il ‘flauto magico’ di Promethium", la regina ordina di radunare in un unico luogo tutti gli esseri umani rimasti, perché vengano meccanizzati anche se icalcitranti. Nel frattempo, Maetel segue un misterioso gatto lungo tetri corridoi metalici. Il felino la conduce nella stanza sotterranea del paradiso di Larela. Si tratta di uno spazio chiuso in cui viene conservato un giardino artificiale in cui è rinchiusa Larela, un tempo regina di Lametahl, con cui Maetel ha un dialogo che scioglie alcuni dubbi ma contribuisce a crescerne di nuovi. Nello stesso momento, l’operazione di pulizia nei confronti degli uomini prosegue, ma con un colpo di scena: Leopard getta finalmente la mascera, schierandosi con gli esseri umani e dando il via a una ribellione contro le macchine. L’alto ufficiale riesce anche a catturare Maetel e minaccia di ucciderla se Promethium non si arrenderà.
Nel successivo "’Requiem’ per Larela", Promethium si presenta al cospetto dei rivoltosi. La regina difende le proprie scelte, sottolineando che la meccanizzazione è la sola possibilità di sopravvivenza del pianeta. Tuttavia gli umani non le perdonano quanto fatto e la uccidono. Ma si tratterà della vera regina o di un altro clone? Intanto la guerra tra esseri umani ed esercito meccanico infuria. Maetel corre da Larela a chiedere spiegazioni, sospettando che appoggi la rivolta. Scopre così che l’ex-
Nel settimo episodio, "La strada di ‘casa’", Promethium, che ha invano temtato di fermare il piano di Larela, si ritrova a vagare, assieme a Maetel su un enorme frammento di Lametahl. Quest’ultima è stata privata dalla madre del proprio soul ring, sorta di anima che domina la coscienza. Ritenuta una traditrice, viene raggiunta da Emeraldas che la sfida a duello. In realtà Maetel vuole proteggere la sorella ed eliminare la madre.
Mugi Kamio
A occuparsi della sceneggiatura di Space Symphony Maetel è Mugi Kamio, uno scrittore che ben conosce l’imponente affresco spaziale creato da Leiji Matsumoto, dato che si è occupato anche di diversi altri anime tratti dalle sue opere. Ha infatti partecipato a Cosmowarrior Zero, serie del 2001, in cui Capitan Harlock è braccato da Warrius Zero, abile ufficiale al comando di una nave, la Karyu, il cui equipaggio è composto sia da umani sia da meccanoidi un tempo loro nemici. Kamio collabora anche alla serie Gun Frontier, del 2002, ove le atmosfere si fanno maggiormente western, ma i protagonisti restano Harlock e l’amico di sempre, Tochiro, anche se è quest’ultimo a calamitare la maggior parte dell’attenzione. Altra partecipazione a Maetel Legend, sorta di prologo a Space Symphony Maetel due OAV del 2001 ambientati sul pianeta Lametahl e attenti alla fitta ragnatela di legnami che lo uniscono ai personaggi spaziali di Matsumoto. Il Leijiverse è insomma lo scenario entro il quale Kamio ambienta i propri scritti, sapendo di poter contare su un vastissimo numero di pittoreschi luoghi a affascinanti characters.
I mille nomi del mondo di Harlock
La sorella di Maetel, Emeraldas, in questa serie viene chiamata col corretto nome datole dal suo autore, mentre in altre occasioni è diventata Emeralda o Esmeralda. Da notare che l’astronave su cui viaggia porta il suo stesso nome, che in altri anime è stata ulteriormente definita come Queen Emeraldas.
L’oro tra passato e futuro
Tra i bottini più ambiti dei pirati del passato vi era sicuramente l’oro, in lingotti o sotto forma di preziosi oggetti, dalle monete ai candelabri, dai gioielli alle armi. Il luccicante metallo rappresenta fin dall’antichità una golosa preda per chiunque. L’oro è stato infatti per lungo tempo considerato uno dei metalli più preziosi. Il suo valore è divenuto la base per le valute di molti stati in vari periodi storici. Questo metallo è conosciuto e apprezzato da millenni, viene menzionato più volte nell’Antico Testamento. La parte sudorientale del Mar Nero è famosa per le sue miniere d’oro, sfruttato fin dai tempi di re Mida, fondamentale per quella che fu probabilmente la prima emissione di monete metalliche in Lidia, tra il 643 e il 630 avanti Cristo. L’oro ossessiona l’uomo da tempo immemore, persino l’esplorazione delle Americhe fu in buona parte dovuta alla sua ricerca. I primi esploratori raccontavano infatti di popolazioni dell’America Centrale che facevano ampio uso di monili e oggetti realizzati col prezioso metallo. Si diffuse persino la leggenda dell’esistenza dell’Eldorado, improbabile regno dove persino gli edifici erano d’oro. Nella serie Space Synphony Maetel, Leiji Matsumoto ironizza sull’argomento creando il Pianeta d’Oro Puro, un luogo in cui l’oro è talmente diffuso da diventare l’elemento costitutivo di quasi tutto ciò che esiste. Gli abitanti, quindi, non gli danno alcun valore, al contrario apprezzano tutte le altre sstanze, il cotone in particolare, poiché estremamente più rare.
Burn Barrel
Corporatura robusta, baffi e pizzetto, Burn Barrel è un ufficiale dell’esercito di Lametahl. È il braccio destro di Leopard e si trova quasi sempre al suo fianco. È un bravo stratega, oltre che un’esperto nell’uso delle armi meccaniche. Nutre una profonda fiducia nei suoi sotto posti, anche se talvolta appare un po’ brusco nei loro confronti. Uomo pratico e determinato, è sempre pronto all’azione e dimostra grande freddezza nei momenti di pericolo. Le prime volte che si imbatte in Nazca lo tratta amodo duro, alla stregua di un bamboccio capriccioso, ma in realtà quel ragazzo testardo e coraggioso gli ispira simpatia. Agendo al fianco di Leopard, si trova spesso sul suo incrociatore d’assalto, un’astronave per operazioni di attacco della lunghezza totale di un chilometro. Inoltre, sempre in qualità di vice di Leopard, partecipa all’organizzazione della rivolta degli esseri umani contro Promethium e il suo esercito meccanico. Burn Barrel è meno idealista e più pragmatico rispetto a Leopard, ma questo non gli impedisce di fare scelte difficili e di rischiare la propria vita per il bene del genere umano.